Gio 30 Aprile 2020

10 curiosità sul poker

Il poker è uno dei giochi di carte più famosi in assoluto. Si parla molto di regole, strategie, matematica… Ma quante curiosità del poker ci sono che non sono così note? Scopriamone insieme alcune!

1. Alle origini si usavano solo 20 carte e niente fiches

Come sappiamo oggi (e probabilmente dal 1834) il poker si gioca con 52 carte, ma non è sempre stato così. Agli albori del gioco infatti si utilizzava un mazzo da 20 carte: 5 carte per giocatore, e le puntate si piazzavano sulla mano migliore. Sicuramente si aveva il vantaggio di dover gestire molte meno carte. Inoltre sembra che non ci fossero fiches per indicare il valore delle puntate: i giocatori utilizzavano qualsiasi cosa di valore avessero con sé mentre giocavano (pepite, monete, denti d’oro, ecc.). L’utilizzo delle fiches, o chips, risale ai primi del 900 quando le  prime case da gioco e casinò ne iniziarono la produzione, avviandone l’utilizzo.

2. La partita e la sessione più lunga della storia

Vero che quando si gioca non ci si rende conto del tempo che passa, ma… una partita di poker che dura 8 anni 5 mesi e 3 giorni ???
Non ci sono prove di quanto la tradizione dica eppure sembra che nel 1881, al Bird Cage Casino di Tombstone, Arizona, si diede inizio ad una partita che durò proprio tutto questo tempo. In questo arco di tempo si dice che vennero giocati un totale di 10 milioni di dollari e che l’interruzione fu causata da un’inondazione che causò l’evacuazione dell’edificio.

Davanti questi numeri sembrano quasi nulle le 115 ore che Phi Laak ha dedicato alla sua sessione di poker senza interruzioni. Ma di questa abbiamo le prove! Al Bellagio Casino di Las Vegas c’erano infatti 117.000 testimoni.

3. Il poker è americano?

Come quasi tutti i giochi di carte il poker non ha una storia chiara e lineare. La teoria più diffusa, tuttavia, lo vede nascere a New Orleans. Infatti, anche se nessuno sa esattamente quando è stata giocata la prima partita, gli storici concordano sul fatto che il gioco come lo conosciamo oggi si è sviluppato a inizio ‘800 nell’allora territorio della Louisiana. Fra I francofoni locali il gioco era conosciuto come poque, che poi è diventato poker con l’arrivo di immigrati anglofoni dopo l’acquisto della Louisiana da parte degli Stati Uniti, nel 1803.

4. Il set da poker più prezioso di sempre

E’ il Geoffry Parker Poker Set. Diciamo che non è il set da poker che utilizzeremmo per una partitina tra amici. Si tratta infatti di una valigetta tempestata di oro bianco e diamanti e avvolta in pelle di alligatore. Le 384 chip sono fatte in oro a 18 carati e incastonate da un totale di 22.364 pietre preziose: rubini per le chip rosse, zaffiri per quelle blu, smeraldi per le verdi, diamanti bianchi per le bianche e diamanti neri per le nere. Il suo valore è inestimabile.

5. Conoscevi il detto: Roba sporca, vittoria assicurata?

Sembra che una vecchia superstizione reciti proprio così. Giocare con vestiti non proprio freschissimi può aiutare nella vittoria? Non è una regola matematica, ma del resto nel poker già c’è troppa analisi. Vale la pena tentare, anche se potremmo dar fastidio ai presenti!

6. Stesse carte due volte nella vita?

Vi siete mai chiesti se può capitare la stessa combinazione di carte più volte nella vita? Non è impossibile, ma è altamente improbabile, a meno che non giochiate a poker almeno dieci volte al giorno e viviate più di 100 anni. La probabilità di ricevere la stessa combinazione di carte è una su 2,5 milioni quindi diremmo quasi che non c’è da preoccuparsi!

7. Il primo torneo di poker trasmesso in tv

Oggi come oggi siamo abituati a vedere il poker in tv, ma non è sempre stato così. È stata la CBS, nel 1973, la prima a portare il poker nelle case degli americani, trasmettendo in diretta nazionale le World Series of Poker da Las Vegas. Il premio per il vincitore del torneo era di 130.000 dollari.

8. Nascono le World Series of Poker

E’ il 1970 e ci troviamo a Las Vegas. Un gruppo di top player (Amarillo Slim, Sailor Roberts, Doyle Brunson, Puggy Pearson, Crandell Addington, Carl Cannon e Johnny Moss) decisero di affrontarsi testa a testa per determinare chi di loro fosse il miglior giocatore al mondo.
A differenza di quanto sarebbe avvenuto dagli anni successivi, in cui il vincitore sarebbe stato individuato da una fase a eliminazione diretta, nelle prime WSOP si vinceva per votazione. Infatti, le prime World Series Of Poker consistevano in un torneo freezeout a più specialità, dove il vincitore veniva deciso a votazione. Vinse Johnny Moss.

Le prime WSOP vennero pensate da Benny Binions, proprietario dell’omonimo casinò, che voleva ricreare l’entusiasmo del pubblico per una sfida epica avvenuta nel 1949: quel giorno Nicholas “Nick the Greek” Dandolos era andato da Benny e gli aveva chiesto di poter sfidare il miglior giocatore in circolazione in una maratona pokeristica. Il suo avversario fu proprio Johnny Moss, che dopo cinque mesi portò il suo avversario ad alzarsi dal tavolo e pronunciare le famose parole: “Mr. Moss, I have to let you go. (Mr. Moss, devo lasciarla andare)”.

9. Poker e VIP

Sono moltissime le celebrità che frequentano casinò e tavoli verdi. Tra i più noti sicuramente troviamo Ben Affleck. in realtà Ben non sapeva affatto giocare a poker, ma quando il suo amico Matt Damon doveva girare il film “Rounders” gli chiese di fare pratica insieme e lui decise di allenarsi con un giocatore professionista. Dall’hobby alla passione il passo è breve, e ora Ben Affleck è un habitué dei casinò di Las Vegas. Un altro appassionato è Leonardo di Caprio: dalla scena di Titanic alla realtà in un attimo, dunque. E spesso i due attori si incontrano anche tra loro intorno al tavolo verde per divertirsi privatamente con i loro amici.

10. La mano dell’uomo morto

Tra tutte le curiosità forse questa è la più nota. Moltissime mani del poker hanno un soprannome, ma la più celebre in assoluto è quella che si riferisce al punto composto da due assi e due otto, ovvero la “mano dell’uomo morto” – in originale, Dead Man’s Hand. La mano deve il suo soprannome al fatto che James Butler ‘Wild Bill’ Hickok aveva proprio quelle quattro carte quando fu colpito da un colpo di pistola e ucciso durante una partita nel Vecchio West. Si dice che Hickok avesse appena finito di ripulire Jack McCall, consigliandogli di non giocare più finché non avesse potuto pagare i suoi debiti. ‘Wild Bill’ poi pare volesse offrire a McCall la colazione, ma questi lo prese come un insulto e in un impeto d’ira sparò a Hickok alle spalle.