Gio 23 Aprile 2020

Scala 40: regole, trucchi e strategie per vincere

Il gioco della Scala 40 appare in Italia negli anni ‘30, importato dall’Est Europa, e fa parte della famiglia del Ramino, del Gin e del Whist che però vengono conosciuti solo nel Secondo Dopoguerra. Seppur all’apparenza molto semplice, questo gioco nasconde dietro di sé una serie di curiosità e soprattutto trucchi e strategie per portare a termine la partita vincente.

Terminologia nella scala 40

Nella Scala 40 si utilizzano termini specifici che è bene spiegare prima di andare nel dettaglio delle regole del gioco:

  • Tallone: il mazzo delle carte coperte che restano dopo la distribuzione, mazzo da cui i giocatori pescano.
  • Pozzo o Scarti: il mazzo che si viene a formare con le carte scartate dai giocatori alla fine di ogni turno.
  • Gioco: una qualsiasi combinazione o sequenza.
  • Combinazione: un insieme di 3 o 4 carte di valore uguale e semi diversi.
  • Sequenza (o scala): un insieme formato da un minimo di 3 a un massimo di 13 carte con valori ordinati in sequenza, dello stesso seme, senza interruzioni. L’asso può essere inserito prima del 2 o dopo il Re.
  • Aprire: posare sul tavolo un insieme di giochi che valga almeno 40 punti.
  • Chiudere: significa calare giochi fino a rimanere senza carte in mano.

Carte & regole della Scala 40

Per giocare a Scala 40 si usano due mazzi di carte francesi da 54 ciascuno. Il numero dei giocatori può variare da 2 fino a 6. Ognuno gioca individualmente, altrimenti si formano coppie.

Per iniziare la partita il mazziere distribuisce in senso orario, una alla volta, 13 carte coperte a ciascun partecipante. Viene poi scoperta una carta, la quale rappresenta l’inizio del pozzo. La carta non può essere un jolly, pertanto qualora venisse estratto un jolly, questo sarà rimesso nel mazzo e si passerà alla carta successiva.

Le rimanenti carte, che devono restare coperte, vengono appoggiate a fianco del pozzo e rappresentano il cosiddetto “tallone”. Le carte date in mano, invece, possono essere guardate dai loro possessori dopo che il mazziere ha collocato la carta di inizio del pozzo.

Il gioco parte dal giocatore a sinistra del mazziere e si svolge in senso orario. Il giocatore di turno pesca una carta dal tallone e la mette tra le carte che ha già in mano. Se ha già aperto può pescare anche la carta in cima al pozzo, ma deve immediatamente attaccarla a un gioco presente sul tavolo. Poi il giocatore di turno ha a disposizione diverse azioni tra cui scegliere:

  • Se può e vuole, cala dei giochi che ha in mano. Se è la prima volta che lo fa, deve calare giochi per un valore totale di almeno 40 punti. Questa regola dà il nome al gioco ed evidenzia si possono raggiungere i 40 punti con una sola scala.
  • Se ha già aperto, può aggiungere carte che ha in mano a giochi già presenti sul tavolo, suoi o di altri giocatori.
  • Sempre se ha già aperto, può sostituire un jolly sul tavolo con la corrispondente carta mancante; prenderà il jolly in mano e lo potrà usare per formare e calare un gioco.

Le operazioni possono essere eseguite in qualsiasi ordine; il giocatore termina poi il turno quando scarta una carta, mettendola scoperta in cima al pozzo. Se si arriva al punto in cui un giocatore, pescando, prende l’ultima carta del tallone, il pozzo viene mescolato e rovesciato in modo da formare un nuovo tallone (prima che il giocatore scarti) e lo scarto darà inizio a un nuovo pozzo. Non si possono scartare carte che “attaccano”.

Quando un giocatore resta senza carte in mano dopo aver scartato l’ultima nel pozzo, si dice che ha “chiuso”. Si può chiudere calando anche in una volta sola tutte le carte, ossia senza avere mai aperto. In questo caso si dice che si ha “chiuso in mano”. Per chiudere in mano non è obbligatorio raggiungere i 40 punti. La chiusura determina la vittoria della mano.

Trucchi & Strategie

Chi ha almeno un pò di esperienza nella Scala 40 sa che uno degli aspetti fondamentali per poter vincere una partita è quello degli scarti. Uno sbaglio nello scartare una carta, infatti, può pregiudicare una mano a scala 40 che si riteneva già vinta, o aggravare una situazione di per sé non buona.

Generalmente, il giocatore scarta le carte che non servono a lui e possibilmente che non siano utili all’avversario. Nessuno sa che carte abbia in mano l’altro giocatore, quindi non è semplice decidere, ma tenere a mente alcuni aspetti può aiutare.

A scala 40 non conviene, almeno nelle fasi iniziali di gioco, scartare carte dal valore alto; non tanto perché altrimenti risulta difficile raggiungere i 40 punti necessari da regolamento per calare, ma piuttosto perché gli avversari, vedendoci scartare sempre carte alte, capiranno il nostro gioco e si terranno in mano le loro, sfruttando i nostri scarti per formare tris, quartetti o scale. Una buona strategia a Scala 40 è tenere in mano, nelle fasi iniziali di gioco, i 6, i 7 e gli 8: il 7 è la carta che più ha probabilità di legarsi con altre, ma lo stesso discorso vale – sebbene in misura minore – per i 6 e gli 8; non è saggio, giocando a scala 40, chiudersi delle buone vie per formare combinazioni o sequenze che possono far vincere il gioco.

Le carte alte vanno invece scartate quando si gioca “in difesa”, cioè quando è chiaro che la mano non si può vincere, per cui ci si concentra nel rimanere con meno punti possibili in mano, prima che l’avversario chiuda. Oppure quando, verso la fine del gioco, si è certi che al nostro avversario servano: in questo modo, raccoglierà le carte alte che noi scartiamo, e se riusciremo a chiudere in fretta, rimarrà con più punti in mano, permettendoci di vincere la partita.