Ven 6 Ottobre 2023

Money Management Scommesse: le migliori strategie di gestione bankroll

Una guida alla gestione dei propri fondi riguardo al mondo del betting online può essere fondamentale per tutti, tanto per gli scommettitori di lungo corso quanto per quelli che sono alle prime armi nel mondo del betting. La questione relativa al money management scommesse è fondamentale perché una corretta gestione del bankroll rientra tra gli aspetti che aiutano l’utente ad ottimizzare i possibili guadagni derivanti dal betting.

Allo stesso tempo andare si va a minimizzare, o quantomeno si prova a farlo, quelli che sono i rischi del gioco, fermo restando che non esiste un metodo sicuro al 100% ed è importante avere ben chiaro che le probabilità di vittoria restano sempre e solo probabilità, non si ha mai la certezza della vincita.

L’iscrizione ad un bookmaker piuttosto che un altro, con eventuali bonus senza deposito o meno, rappresentano solo il primo step per il giocatore che vuole divertirsi senza però rischiare di compromettere il proprio budget. Le strategie da adottare per tentare di salvaguardarlo e al contempo aumentarlo sono svariate, così come gli errori da evitare.

Prima di tutto però è necessario chiarire cosa sia il bankroll scommesse. Con il termine “money management scommesse” si va ad intendere quella strategia che prevede un metodo scientifico per vincere alle scommesse: essendo però impossibile andare a pianificare con esattezza quelli che possono essere i ricavi o le eventuali perdite, queste tecniche che si mettono in pratica spingono l’utente verso quella direzione.

Esistono una pluralità di strategie, a partire dalle più basilari che mirano alla conservazione del proprio budget e portare al minimo le eventuali perdite, a quelle più aggressive che sono stilate su modelli ROI (Return of Investment). Le differenze sono diverse a partire dalla quantità di denaro richiesta per ciascun metodo, in alcuni casi infatti le somme da piazzare sono ingenti se si vuol seguire alla lettera lo schema della strategia.

La gestione del bankroll scommesse

Una volta compreso cosa sia il bankroll scommesse, è ora utile andare ad indagare quelli che possono essere considerati i metodi di gestione. Questi sono volti, da un lato, a ottimizzare i guadagni e dall’altro a minimizzare le perdite, che però, è bene evidenziarlo, restano. È sempre necessario avere ben chiaro il concetto che non esistano metodologie infallibili a questo proposito e dunque non ci sono tecniche capaci di garantire al 100% una vincita, si invita perciò a diffidare di guru o siti web che propinano il contrario.

La prima mossa da compiere, a prescindere dalla strategia di gioco intrapresa, è piazzare una scommessa e stabilire preliminarmente la quantità di denaro da utilizzare: ciò può sembrare ovvio ma è importante farlo in un primo momento poiché in seguito è più facile cadere in tentazioni dalle quote particolarmente vantaggiose, dai bonus cashback proposti da alcuni bookmaker o ancora le promozioni attualmente in corso come le quote maggiorate in relazione a determinati eventi sportivi.

Stabilire una somma fissa è preliminare ad ogni giocata, anche a quelle svincolate dalle strategie e piazzate singolarmente. Si sconsiglia sempre di aumentare le puntate in relazione alle quote perché, anche in caso di proposte estremamente vantaggiose, non fa da specchio un pari aumento delle possibilità di vittoria.

Strategie di Money management

Come detto nel paragrafo precedente, non esiste una sola regola per il bankroll management ma sono disponibili strategie anche molto differenti tra loro e suddivise in base all’approccio, da quello più soft che mira a minimizzare le perdite senza rischiare troppo ad altri più scientifici che prevedono veri e propri sistemi di scommesse. Le principali strategie sono le seguenti:

  • Martingala: è un metodo pensato per giocatori esperti ed ha origine nel 18esimo secolo. La formula scientifica per calcolare la puntata attuale è: la somma delle puntate totali e il loro possibile guadagno diviso la quota – 1.  In breve, consiste nel giocare il doppio dello stake scommesse di una giocata persa, nell’evento successivo. Potrebbe apparire come un concetto semplice da applicare, tuttavia bisogna aver presente che il presupposto fondamentale è un bankroll consistente, in modo particolare nel caso in cui la vincita non dovesse arrivare dopo le prime giocate. I pro sono indubbiamente dati dai calcoli semplici che richiedono di essere attuati;
  • Masaniello: anche in questo caso il riferimento è ad un tipo di giocatore esperto, il metodo è però molto più recente degli altri ed è stato inventato nel 2002. Il sistema di calcolo è più complesso rispetto alla strategia precedente e prevede l’impostazione di una progressione (basata sul principio del triangolo di Tartaglia) tra numero di giocate totali e vincenti e una quota media per ciascuna giocata. Indovinando quello che è il numero minimo di giocate vincenti, si arriva ad un guadagno matematico. Il vantaggio è quello di riuscire a prevedere quelle che possono essere le possibili vincite dopo una serie di scommesse sbagliate, il lato negativo è però rappresentato dai numerosi calcoli matematici che vengono richiesti per l’attuazione;
  • Criterio Kelly: è una strategia che risale agli anni ’50 del secolo scorso e anche in questo caso il tipo di giocatore per cui è pensata è quello esperto. La formula da applicare è la seguente: [(probabilità stimata*quota) – 1]/ (quota-1). Il principale aspetto negativo si ritrova nel primo dei fattori che si utilizzano, vale a dire lo stake o la probabilità stimata: la stima di valore viene fatta dal giocatore stesso e perciò esposta a rischio di errori e conseguenti perdite;
  • D’Alembert: il sistema d’Alembert risale al 18esimo secolo ed è tra i più conosciuti perché si rivolge al giocatore esperto e al principiante. Il concetto alla base è il principio del ritorno all’equilibrio: si stabilisce una unità di puntata ad inizio della scommessa, in seguito questa va aggiunta alla successiva se si perde, la si sottrae in caso di vittoria. Tra gli aspetti negativi comprende però il fatto che il funzionamento sia possibile con quote simili a 2.00 poiché originariamente il metodo non è nato in riferimento al mondo delle scommesse, inoltre richiede un budget iniziale piuttosto alto per poter andare a coprire eventuali serie negative.

Errori da evitare nella gestione del bankroll scommesse

Il bankroll management può essere gestito tramite una delle strategie sopra elencate ma non è una regola ferrea: è però importante andare a seguire alcune semplici regole che permettono una migliore salvaguardia del proprio budget. Prima di tutto è fondamentale non perdere di vista la strategia che si è scelto di seguire e rischiare di non rispettare il bankroll fissato all’inizio. Un elemento chiave è rappresentato dalla capacità di riuscire a non farsi ingolosire da quote particolarmente elevate e non alzare il budget a disposizione a seconda di queste.

È importante inoltre tener sempre traccia delle scommesse effettuate, attraverso app per gestire scommesse o semplici fogli Excel in cui inserire quote ed eventuali vincite o perdite. È fondamentale per comprendere se il sistema che si sta utilizzando sia corretto o meno ed eventualmente modificarlo. Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello relativo alla quantità delle scommesse. Non è necessario che si piazzino giocate ad ogni ora o ogni giorno, è sempre importante andare a consultare pronostici e statistiche e scommettere solo in caso di partite che possono davvero convincere, senza lasciarsi prendere dalla foga della scommessa.

Infine, un ultimo consiglio riguarda il metodo di pagamento utilizzato. Si consiglia sempre l’utilizzo di una metodologia che non preveda il pagamento di commissioni. Ne sono un esempio i portafogli elettronici come PayPal ma non solo. Ogni bookmaker, all’interno della sezione dedicata ai pagamenti, riporta la dicitura riguardo alle metodologie accettate ed eventuali commissioni nell’usare l’una o l’altra. Importante valutare sia i versamenti che per quanto riguarda i prelievi. Alcune metodologie, infatti, vengono garantite solo per l’uno o per l’altra. Molto diverse sono anche le tempistiche a cui sono soggette, ragion per cui un controllo preliminare a questi aspetti è fondamentale.

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