Ven 27 Novembre 2020

Giochi di carte: la bestia

I giochi di carte, grazie alla loro tradizione e al ricordo del divertimento intorno al tavolo, riscuotono sempre moltissimo successo. Alcuni più conosciuti, altri meno, scopriamo oggi insieme il gioco di carte Bestia!

Origini del gioco

Il gioco di carte Bestia compare in una sorta di enciclopedia di giochi della Francia del 1739 quindi la sua nascita potrebbe attestarsi persino a 250 anni fa. In Italia la prima testimonianza è di circa 15 anni dopo, ma non parliamo ovviamente del gioco che noi tutti oggi conosciamo.

Bestia ha molti tratti comuni con briscola e tressette, a cominciare dal mazzo delle carte utilizzate: si gioca infatti con un mazzo di quaranta carte napoletane. Il valore delle carte vede l’Asso come carta più alta , seguita dal Tre, Re, Cavallo, Fante e a scendere 7 fino al 2.
I partecipanti alla partita possono essere da tre a dieci.

Regole del gioco di carte Bestia

Una volta scelto il seme, proprio come nella briscola, tutti i partecipanti sono chiamati a versare una piccola cifra in fiches per partecipare.
Tale somma (chiamata “invito”) sarà equamente divisa ai vincitori di ogni smazzata.
In seguito, il mazziere provvede alla distribuzione di tre carte per ogni giocatore. In senso antiorario, partendo dalla destra del mazziere, ogni giocatore affronta la prima scelta della propria partita: decidere se ritirarsi e non partecipare alla manche con quelle carte, riponendole sul tavolo, oppure di “bussare”, gesto che significa l’intenzione di partecipare alla smazzata, prendendosi l’obbligo di effettuare almeno una presa. Quelli che inizialmente hanno rifiutato di giocare, possono ricevere tre nuove carte e giocare con quelle. Questa fase è chiamata “di dichiarazione“.
A questo punto inizia il gioco vero e proprio. Il giocatore a destra del mazziere scarta una carta qualsiasi, e il resto dei partecipanti dovrà per forza “rispondere” con una carta dello stesso seme. Se viene giocato denari, bisognerà giocare denari; se la carta è bastoni, bisognerà giocare bastoni, e via dicendo. Qualora uno non possieda quel seme, potrà giocare una briscola. Vincerà il giro ed effettuerà la presa colui che ha giocato la carta più alta (oppure la briscola più alta).
Questa procedura si ripete per altri due giri, corrispondenti alle due carte rimaste in mano ai giocatori.
Una volta effettuate le prese, si ripartisce il piatto tra coloro che hanno effettuato le tre prese in modo equo. Se uno dei giocatori non dovesse aver effettuato alcuna presa, in gergo si dice che “va in bestia” e si troverà costretto a versare l’intero ammontare del piatto, che verrà ripartito nei round successivi!

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