Ven 15 Settembre 2017

Un pò di storia e curiosità nel trente et quarante

Il trente et quarante è nato in Francia sotto il regno di Carlo VI (1392) e fu uno dei primi giochi di carte ad essere praticato in tale Paese. E’ stato citato in molte opere letterarie anche importanti come nell’Avaro di Molière (atto 2°, scena 5) e nel Giocatore di Dostoievsky.

La teoria matematica del trente et quarante è stata elaborata per la prima volta da Denis Poisson e poi ripresa dal grande matematico Joseph Bertrand nella sua opera “Calcul des probabilités” pubblicata nel 1889.

Joseph Louis François BertrandNel 1925 un giocatore inglese osservò che ogni volta che l’ultimo colpo della taglia era compreso tra 63 e 71 punti, il ROSSO aveva maggiori probabilità di vincere sul NERO.

Per molto tempo egli sfruttò da solo ed in modo discreto la sua scoperta, giocando solo l’ultimo colpo della taglia con la massima puntata ammessa, ma poi si lasciò ingolosire dalla possibilità di poter ottenere vincite più interessanti ed assunse alcuni collaboratori che avevano il compito di effettuare il medesimo gioco su altri tavoli di trente et quarante disponibili.

Ciò naturalmente causò in poco tempo una notevole divulgazione della scoperta anche grazie alla pubblicazione del libro “Jouer et gagner” di Billedivoire in cui espose dettagliatamente il sistema, fornendo la dimostrazione della sua assolutà validità.

I casinò europei corsero ai ripari, anche alla luce delle gravi ed ingenti perdite subite a causa dei giocatori che adottarono questo metodo e l’idea di salvare i casinò da queste ingenti perdite fu quella di “bruciare” alcune carte in modo da rendere inutilizzabile il conteggio delle carte uscite.

Nonostante ciò alcuni matematici ed esperti di giochi sostengono che anche tuttora è possibile ottenere dei vantaggi sul banco ricorrendo al conteggio delle carte uscite e che anche tuttora, anche se in misura inferiore, qualora l’ultimo colpo della taglia sia compreso tra 63 e 71 il ROSSO ha maggiori probabilità di vincere sul NERO.