La Coppa Davis è la principale competizione a squadre nel mondo del tennis maschile. Il torneo prevede la divisione dei partecipanti in 4 gruppi e le squadre interne a questi sono chiamate a sfidarsi. Le partite sono tutte da disputare nel corso dell’anno solare, utili per arrivare alla fase conclusiva del torneo, solitamente programmata per fine novembre. Ogni gruppo è caratterizzato da 3 sfide e si disputano in un arco temporale di 3 giorni: un match singolare, un doppio e un altro singolare. Riguardo alla tipologia di campo, le superfici possono essere sostanzialmente tutte: dal manto erboso alla terra fino al cemento o al sintetico. A decidere è la squadra che gioca in casa.
L’Italia è la vincitrice della Coppa Davis 2023, riportando nella penisola un trofeo che mancava da 47 anni. Il trascinatore è stato senza dubbio Jannik Sinner, ma non vanno dimenticati gli altri componenti della squadra azzurra: Matteo Arnaldi, Simone Bolelli, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, oltre al capitano (non giocatore) Filippo Volandri. Nello scorso anno gli azzurri hanno trionfato a Malaga, vincendo l’edizione 111 del torneo.
Per quanto riguarda invece l’edizione 2024, per la prima volta nella storia la fase a gironi prevede tappe al di fuori dell’Europa. La spedizione azzurra rientra ancora tra i favoriti secondo le migliori quote Coppa Davis, anche grazie alla straordinaria forma di Sinner, trionfatore per la prima volta in carriera (e prima volta di un italiano) all’Australian Open.
Tornando però alla Coppa Davis 2024, le tappe già concordate per la fase a gironi sono quattro. La prima è in Italia, a Bologna per la precisione, seguono Inghilterra e Spagna, rispettivamente a Manchester e Valencia. Infine, la tappa conclusiva nella Repubblica Popolare di Cina, a Zhuhai. Questa fase a gironi prende avvio il 10 settembre e si conclude il 15. L’obiettivo minimo degli Azzurri è passare indenni i gironi per approdare nuovamente alle Finals di Malaga, puntando così alla doppietta.
Il sorteggio di Londra si è dimostrato tutt’altro che impossibile per gli azzurri, che a Bologna sfideranno Olanda, Brasile e Belgio. Le qualificate per la fase finale di Malaga sono le prime due del gruppo. In quest’ultima fase il tabellone sarà ad eliminazione diretta, ma il sorteggio conclusivo degli accoppiamenti è ovviamente rimandato a fine settembre, quando si sapranno i gruppi qualificati per la fase finale. Il calendario stagionale prevede le Finals della Davis al termine delle ATP Finals di Torino, di fatto gli ultimi appuntamenti di spicco della stagione tennistica.
Per quel momento potrebbe essersi verificato lo storico sorpasso: Sinner ha infatti diverse chance di superare l’attuale numero uno al mondo, Novak Djokovic, e portare un italiano per la prima volta nella storia alla prima posizione del ranking ATP. Nello scorso anno il serbo ha solo sfiorato il Grande Slam, cioè la vittoria di tutti e quattro i tornei del circuito più prestigioso al mondo. Pur essendo stato tra i favoriti secondo le migliori quote su Wimbledon, a rovinare i piani del 37enne di Belgrado ci ha pensato Carlos Alcaraz, il quale è riuscito ad imporsi sul manto erboso inglese. Lo stesso non è accaduto sul cemento statunitense, dove il serbo era certamente tra i favoriti secondo le migliori quote sullo US Open ed è riuscito a vincere, trionfando per la quarta volta nella sua straordinaria carriera.
I mercati che compongono la sezione dedicata alla Coppa Davis delle piattaforme non differiscono grossomodo dalle classiche scommesse sul tennis. Certamente gli accorgimenti da tenere sono i medesimi: in primo luogo si sconsiglia di piazzare una giocata senza conoscere, quantomeno a grandi linee, il regolamento della competizione. Questo, in realtà, vale sia per il tennis che per qualsiasi altra disciplina sportiva.
In seconda istanza, per avere una chiara idea di massima su quello che è il panorama delle scommesse Coppa Davis, risulta fondamentale documentarsi sugli atleti in campo. Nel caso del tennis è anche molto più veloce rispetto ad altre realtà come il calcio, dove le statistiche da tenere in considerazione riguardano 22 calciatori mentre in questi casi ne bastano due (o quattro, nel caso del doppio).
Passando però alle tipologie di scommesse e le migliori quote Coppa Davis, è possibile partire dal mercato antepost, l’unico disponibile per la competizione. Non è impossibile da indovinare quale possa essere: quello riguardante i vincitori Coppa Davis. La selezione è rivolta a tutta la squadra in questo caso, non ai singoli atleti che partecipano alla competizione. Per questo è cruciale conoscere le regole della Coppa Davis, per non rischiare di confondere una giocata sulla squadra rispetto alla scommessa sul singolo match.
Per quanto riguarda le altre tipologie di giocata, non differiscono dalle canoniche relative al tennis e dunque dove si possono ritrovare le migliori quote Coppa Davis. Oltre ovviamente al vincitore della sfida, compaiono tutti gli elementi caratteristici di un match. La presenza o meno di un tie-break e la vittoria del primo o del secondo set. Senza dimenticare il possibile numero di game complessivi nel corso della sfida. Inoltre, esiste il mercato in cui si fronteggiano le due nazionali: in questo caso la scelta può essere solo su una o l’altra, non vi sono vie di mezzo selezionabili o altre variabili, anche perché il pareggio non è consentito.
La Coppa Davis fu ideata nel lontano 1899: nacque ad Harvard, dove quattro giocatori di tennis pensarono di creare una competizione nuova. La strutturazione del torneo si deve a Dwight F. Davis e pagò di proprio pugno il trofeo. La prima sfida della storia della Coppa Davis è stata tra Stati Uniti e Regno Unito a Brookline, nel Massachusetts (1900).
Le regole della Coppa Davis si devono proprio a Davis, per questo il torneo porta ancora oggi il suo nome, anche se dal 2019 in avanti la formula è cambiata. Chiusa la fase ai gironi, inizia infatti un nuovo tabellone che prende avvio dai quarti di finali. I confronti si disputano tutti sui tre set e al meglio delle tre partite: si hanno due match singolari, nel caso del pareggio è previsto il doppio). La scelta della superficie su cui giocare è demandata alla compagine che gioca in casa.
Un altro cambiamento di rilievo per quanto riguarda le regole della Coppa Davis è a proposito dei punti ATP. Dal 2016 in avanti, il torneo non garantisce più punti per il ranking ATP, ad oggi il sistema utilizzato per stilare la classifica dei tennisti più forti al mondo. Un’altra variazione importante riguarda il numero di nazioni che potevano concorrere. Nell’anno del centesimo anniversario, i partecipanti della Coppa Davis furono in tutto 129.
Spulciando l’albo d’oro della Davis Cup ed i record delle passate stagioni, sono gli Stati Uniti ad aver ottenuto il maggior numero di successi: in ben 32 circostanze hanno alzato il trofeo finale. Un vero e proprio dominio a stelle e strisce, anche se l’ultimo trionfo targato USA risale al 2007. Al secondo posto dell’albo d’oro si trova l’Australia, vincitrice in 28 edizioni della Coppa Davis. Il gradino più basso del podio è occupato congiuntamente da Regno Unito e Francia, con 10 vittorie per parte.
L’albo d’oro della Coppa Davis è poi composto da tutte le nazionali che non hanno ancora raggiunto la doppia cifra nelle vittorie Coppa Davis: Svezia (7 trionfi) e Spagna (6 successi) sono avanti rispetto alle altre. Germania (e Germania Ovest), Repubblica Ceca (e Cecoslovacchia) e Russia detengono 3 vittorie mentre la Croazia è ferma a 2.
Con il trionfo nel 2023, l’Italia ha raggiunto i croati, vincendo per la seconda volta dopo il 1976. Gli azzurri hanno però segnato un record decisamente poco invidiabile: sono ben 6 le finali perse. Il primato per gli incontri giocati è di un italiano: si tratta di Nicola Pietrangeli, che ha disputato ben 164 partite totali.
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