Mar 12 Settembre 2023

I migliori siti scommesse eSports in Italia del 2023

Gli eSports si stanno ritagliando il loro spazio all’interno del mondo del betting: si tratta perlopiù di tornei tra videogamer che negli ultimi anni vivono un’espansione senza precedenti, andando così a coinvolgere anche il mondo degli scommettitori, che fino a poco tempo fa ne era rimasto immune, inaugurando così le scommesse eSports. Tra i principali videogiochi si hanno veri e propri fenomeni di portata mondiale come Fortnite, Dota 2 e League of Legends, i quali sono in grado di richiamare un pubblico composto da diversi milioni di persone. Uno degli elementi innovativi riguarda la trasversalità: gli eSports si rivolgono ad un pubblico sempre più eterogeneo senza una precisa suddivisione in base all’età o ad altri parametri, dato che permette uno sviluppo ancora maggiore negli anni a venire.

La prima comparsa nei palinsesti dei bookmaker risale al 2016, momento in cui gli appassionati erano ancora pochi, per le scommesse esports Italia invece è necessario aspettare il 2018: di recente si è però verificato un vero e proprio boom di questa tipologia di gioco e con esso una parallela espansione dei palinsesti ad esso dedicato con quote esports in costante aggiornamento.

Tra i primi interrogativi che ci si può porre in relazione agli eSports online è dove si può seguire questa determinata tipologia di eventi. Nei primi anni di sviluppo era YouTube il sito che dominava, in seguito sono sorte numerose nuove realtà come Twitch o ggbet che permettono la visione gratuita e in diretta dei tornei. La crescita esponenziale in termini numerici ha lentamente avvicinato al settore anche la televisione tradizionale, ma al momento non sono ancora stati fatti concreti passi in questa direzione. Parlando di numeri, per comprendere meglio la portata del fenomeno, nel febbraio del 2017 la trasmissione online dei tornei di League of Legends è stata visionata per 100 milioni di ore. Il pubblico, in numeri assoluti, si stima essere vicino ai 200 milioni: dati impressionanti, che superano quelli di colossi dell’intrattenimento come Netflix, HBO o ESPN.

Come piazzare la scommessa

Puntare una somma di denaro su un torneo eSports non differisce in nulla rispetto come funzionano le scommesse sportive più tradizionali, relative al calcio ad esempio o al tennis. Ormai i diversi bookmaker che hanno gli eSports in palinsesto dispongono di una categoria a parte, per distinguerla dalle altre discipline sportive: è possibile selezionare questa sezione direttamente nel menù degli sport, solitamente disponibile in ogni sito di scommesse.

Gli eSports in catalogo

Al momento il panorama degli eSports è molto ampio ma non tutti godono di quotazioni all’interno delle principali piattaforme. Se fino ad un anno fa, in linea di massima, l’ eSports betting coinvolgeva 4 videogames in totale (e talvolta non tutti i bookmaker offrono per scommesse per tutti e quattro), ad oggi l’elenco si è notevolmente ampliato. Sono sempre inclusi i grandi classici: si tratta di Dota 2, League of Legends, CSGO, Starcraft.

Dota è l’acronimo di Defence of the Ancient, è tra i più celebri della storia e sta guadagnando lo stesso riconoscimento anche nell’ambito delle scommesse. Si tratta del videogame in grado di garantire il montepremi più alto già nel 2016 e 2017 ed è presente nei palinsesti dei principali bookmaker. Il gioco è prodotto dalla Valve e l’ambientazione è un antico mondo fantasy: a scontrarsi sono due squadre, ciascuna composta da cinque giocatori, con l’obiettivo di conquistare la fortezza nemica.

Diretto concorrente di Dota, LOL è l’abbreviazione di League of Legends: la casa di produzione è la Riot Games ed è probabilmente in prima posizione per quanto riguarda la popolarità a livello mondiale. È possibile giocare partite in modalità 1 vs 1 ma anche in modalità multigiocatore, con squadre da 3 o 5 elementi. L’obiettivo è quello di riuscire a distruggere Nexus, la base nemica.

Counter Strike fa invece parte della categoria degli sparatutto: può essere giocato sia in modalità singolo che multiplayer. Si tratta di un gioco di strategia militare e prevede 4 differenti modalità: assalto, supporto, camper e sniper. I tornei si svolgono principalmente durante il periodo estivo ed in quanto a montepremi è secondo, dietro a Dota 2. Diverso è invece SC2, la comune abbreviazione di StarCraft II: si tratta di un videogioco di strategia in cui l’obiettivo dei giocatori è quello di costruire una serie di legioni e conquistare la supremazia sul campo di battaglia.

Tra i nuovi titoli presenti nei palinsesti è ora possibile menzionare PUBG, Fortnite, Hearthstone e Rocket League. Un’aggiunta interessante è a proposito degli sparatutto: CSGO ma soprattutto Call of Duty che, grazie alla modalità online, ha sbaragliato qualsiasi concorrenza divenendo uno dei titoli più giocati in assoluto. PUBG è l’acronimo di PlayerUnknown’s Battlegrounds: la sua pubblicazione risale al 2017 e in breve tempo è risultato essere il più performato su Steam, vantando oltre 3 milioni di giocatori in contemporanea. L’inizio della partita ha molto in comune con Fortnite, che ad oggi lo ha superato in termini di giocatori assoluti: un aereo paracaduta fino a 100 utenti all’interno di un’isola deserta e qui inizia la battaglia, tutti contro tutti.

Le quote a disposizione

Osservando il palinsesto dei videogame è difficile non soffermarsi anche su quelle che sono le quote ed i relativi payout. Sarebbe tuttavia inutile iniziare un confronto rispetto a quanto offerto per tutte le altre discipline sportive perché, pur piazzando il denaro secondo la stessa metodologia, si tratta di due generi di scommessa molto differenti. Il payout migliore potrebbe essere quello relativo a Fortnite, con la massima arrivata a quota 96.1 e la minima ferma a 91.6, segue a ruota Rocket League, con una minima a 94.2 ed un payout massimo che arriva a 95.4.

Diverso è il caso delle scommesse Hearthstone ad esempio, per cui i payout variano notevolmente (anche all’interno dello stesso bookmaker) a seconda del torneo su cui si piazza la giocata. Il payout più alto si ritrova, in genere, nelle Global Finals mentre quello più basso, in media, nelle Winter Championship. Per quanto riguarda questo eSports, sono cinque i tornei più importanti e le Global Finals, organizzati dalla Blizzard, casa di produzione del videogioco, rappresentano l’evento conclusivo stagionale. Non si tratta però di quello con il montepremi più elevato: il record in questo caso va al World Championship Tour: ospita 16 squadre e il vincitore conquista oltre 1 milione di dollari.

I mercati disponibili

Ultimata la panoramica generale sui principali videogiochi in palinsesto, è ora interessante approfondire i mercati che i bookmaker mettono a disposizione. Rispetto alle tradizionali scommesse sportive, il numero è estremamente ridotto ma nel corso del tempo è plausibile una ulteriore espansione. Ad esempio, nel caso di Eurobet, i mercati ora disponibili sono 3 ma i numeri sono destinati ad aumentare.

Come per le principali discipline sportive, esiste il mercato del Vincente incontro. In tal caso non si fa riferimento a gol o punti effettuati (sempre che non si abbia come riferimento PES o FIFA) e il significato cambia al variare del gioco: nel caso di Dota 2, il vincente incontro è la squadra che abbatte la base avversaria. Le scommesse possono essere piazzate sia nella modalità live che in prematch ed il pareggio non è un risultato contemplato.

Un altro mercato disponibile è il Vincente mappa: in particolar modo, il riferimento va a League of Legends e può essere calzante il paragone con vincente primo set nel tennis. Nel caso di Lol, infatti, il gioco di compone di tre fasi, ciascuna con una caratteristica mappa, così la partita si suddivide in tre momenti differenti. Squadra che sparge sangue per prima è una nuova tipologia di mercato a disposizione dei giocatori. Anche in questo caso è possibile trovare una scommessa quasi equivalente e più conosciuta nel mondo del caso, il riferimento è alla Squadra che segna il primo gol oppure Vincente primo game per quanto riguarda le scommesse nel tennis.

È però difficile fare un resoconto completo dei mercati a disposizione in modo complessivo dal momento che i titoli presenti sono anche molto differenti tra loro. Nel caso di Hearthstone, ad esempio, esiste il mercato rivolto al giocatore che raggiunge per primo 10 cristalli (ad inizio della partita ciascun utente ne ha a disposizione solo 1), ma è specifico unicamente per questo titolo.

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